Home » Actualité » La guerra nelle valli del Gran Paradiso. Da Villeneuve a Valgrisenche, 1939-1945

L’incontro del 26 marzo ha chiuso il ciclo di conferenze voluto dall’amministrazione comunale di Arvier e organizzato con il sostegno della presidenza del Consiglio della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Fondation Chanoux.
É finito il viaggio virtuale che ha coinvolto un’intera comunità che ha partecipato numerosa alle conferenze, mentre nei prossimi giorni quello reale porterà circa 40 persone ad Auschwitz e sui luoghi della memoria a conclusione di un percorso che aveva l’obiettivo di trasformare la conoscenza dei fatti dell’olocausto in consapevolezza.
Durante quest’ultimo appuntamento Marie-Rose Colliard ha completato la ricostruzione delle vicende relative agli ebrei italiani dopo l’emanazione delle leggi razziali, con particolare attenzione a quanto avvenuto in Valle d’Aosta, e si è soffermata sul significato attuale del campo di Auschwitz, dove sono morti circa 1.200.000 esseri umani. Già dal 1947 si è voluto fare di questo immenso cimitero un luogo di memoria e un centro di studi e documentazione per ricordare e per agire sulle coscienze.
Alessandro Celi, invece, si è concentrato sul rapporto tra guerra e persecuzione in una regione particolare come la Valle d’Aosta, sulle diverse conseguenze della presenza militare, fascista, tedesca e resistenziale, sul territorio e su alcuni episodi che hanno riguardato le valli del Gran Paradiso come la tristemente famosa rappresaglia di Leverogne del 17 settembre 1944 e i rastrellamenti del novembre 1944 per liberare le vallate di frontiera.