Col nome di federalismo fiscale possono designarsi concetti talvolta anche molto diversi tra loro. Se infatti, sul piano istituzionale, si sono trovate delle formule che permettono di distinguere nettamente gli stati federali dagli altri, per l’aspetto impositivo le differenze concettuali sono meno marcate e le sfumature più sottili. Lo stesso recente “federalismo fiscale” italiano, la cui applicazione appare comunque quantomai improbabile, potrebbe per esempio essere tranquillamente visto come una ricalibrazione su base centrale di alcune spese locali.

E’ dire quanto sia necessario, prima ancora di compiere delle scelte, chiarificare i concetti alla base della riflessione politica. Il volume Decentramento: alcuni principi tratti dalla teoria del federalismo finanziario, dei professori Dafflon e Madiès, colma appunto questa lacuna.

Destinato anche ai non esperti, agile e di facile lettura, permette di orientarsi rapidamente nei meandri della teoria dell’imposizione e di evitare comuni errori di interpretazione che, ancor oggi, inficiano il dibattito pubblico sull’argomento. Un libro fondamentale nel momento in cui, a livello nazionale, europeo e mondiale, il problema di determinare i tassi di imposizione ottimali e i soggetti abilitati a percepirne i frutti appare di cruciale attualità.

Decentramento: alcuni principi tratti dalla teoria del federalismo finanziario è il primo volume della collana Cahiers d’histoire, politique, économie/Quaderni di storia, politica ed economia pubblicata dalla Fondation Emile Chanoux presso le edizioni Rubbettino.