Il volume affronta il tema delle catastrofi naturali e sanitarie nell’Italia post-unitaria ponendo l’accento non sulla pura cronaca delle calamità che colpirono la penisola tra Otto e Novecento, ma sugli esiti politici e istituzionali prodotti dalla «crisi» dettata dall’emergenza. Ciò allo scopo di fornire un quadro degli strumenti normativi, delle pratiche amministrative e del dibattito pubblico che in età liberale scandirono, anche per questa via, l’evolversi del ruolo dello Stato e delle sue articolazioni.
Attraverso quindi uno studio di lungo periodo il libro intende offrire una riflessione sul processo di costruzione dello Stato-nazione e della legittimazione politica in Italia utilizzando come «cartina tornasole» uno strumento d’analisi, la calamità, quasi del tutto ignorato dagli storici e che invece meriterebbe di essere valorizzato al pari di altri fattori straordinari di discontinuità (guerre, nascita di nuovi soggetti politici, ecc.).
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